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但丁每日一词 (9) – Dante, una parola al giorno (9)

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为纪念但丁逝世700周年,克鲁斯卡学会决定为“伟大的诗人”开设专栏,每日推出一些《神曲》中词句的节选。值意大利世界语言文化周(10月18日至24日),我们将这些节选注释进行了翻译,以带领大家走进但丁的世界。
In occasione del 700esimo anniversario della morte di Dante, l’Accademia della Crusca ha dedicato una rubrica al Sommo Poeta, presentando ogni giorno alcune parole o espressioni tratte dalla Divina Commedia. Per la Settimana della Lingua italiana nel mondo, che si è svolta dal 18 al 24 ottobre, abbiamo tradotto alcune di queste espressioni, per introdurvi nel mondo di Dante.

 

地狱篇 第二十七章 33行 (Inferno XXVII, 33)

我正在弯身,倾听得聚精会神,
Io era in giuso ancora attento e chino,

老师在旁触了触我的腰跨,
quando il mio duca mi tentò di costa,

说:“你也讲话呀;他是意大利人”。
dicendo: “Parla tu; questi è latino”.

“但丁在维吉尔的推动下与 Guido da Montefeltro 展开了交谈,Guido da Montefeltro 讲述了他自己的戏剧性故事,他被带到了地狱,与那些骗人的煽动者在一起:与上一章的人物尤利西斯的希腊名字不同,Guido 是拉丁语,即“意大利语”:这与地狱和炼狱篇中的其他段落一样,根据最初几世纪的用法之一,拉丁语实际上就是“意大利语”,这强调了古意大利和中世纪意大利之间的连续性。而在另一方面,在天堂篇中,拉丁语有着不同的含义:作为一个名词,指代’语言’ (天堂篇第十章120行:”quello avvocato dei tempi cristiani [Orosio] / del cui latino Augustin si provide”),‘对话’(天堂篇第十七章35行:”per chiare parole e con preciso / latin rispuose quello amor paterno);作为形容词,指代’清楚’ (天堂篇第三章63行: “ma ora m’aiuta ciò che tu mi dici, / sì che raffigurar m’è più latino”)。但丁和彼得拉克一样不用意大利语,他们那个时代很少有人使用意大利语,意大利语是在那之后不久,从散文文本开始出现的。但丁,为了在神曲中体现意大利(让我们回忆起那句斥责:”Ahi, serva Italia, di dolore ostello!”炼狱篇第六章76行),尽管这不像是一个政治概念,除了拉丁语,但丁还使用了古意大利的形容词italico(天堂篇第九章26行:”In quella parte de la terra prava / italica che siede tra Rialto”;天堂篇第十一章105行”reddissi al frutto dell’italica erba”).)。”(摘取自克鲁斯卡学会,《但丁每日一词》专栏)
“Dante viene sospinto da Virgilio a parlare con Guido da Montefeltro, il quale racconta la propria drammatica storia, che lo ha portato all’Inferno tra i consiglieri fraudolenti: diversamente dal greco Ulisse, protagonista del canto precedente, Guido è latino, cioè ‘italiano’: in questo come in altri passi dell’Inferno e del Purgatorio, latino vale infatti ‘italiano’, secondo un uso dei primi secoli che sottolinea la continuità tra l’Italia antica e l’Italia medievale. Nel Paradiso invece latino assume significati diversi: come sostantivo, vale ‘linguaggio’ (Paradiso X, 120: “quello avvocato dei tempi cristiani [Orosio] / del cui latino Augustin si provide”), ‘discorso’ (Paradiso XVII, 35: “per chiare parole e con preciso / latin rispuose quello amor paterno”); come aggettivo significa ‘chiaro’ (Paradiso III, 63: “ma ora m’aiuta ciò che tu mi dici, / sì che raffigurar m’è più latino”). Italiano, che Dante, come Petrarca, non usa, era pochissimo attestato al suo tempo, e si affermerà poco dopo, a partire dai testi in prosa. Dante, per riferirsi all’Italia, ben presente nella Commedia (ricordiamo la forza dell’invettiva “Ahi, serva Italia, di dolore ostello!”, Purgatorio VI, 76), anche se non come concetto politico, usa, oltre a latino, l’aggettivo italico (Paradiso IX, 26: “In quella parte de la terra prava / italica che siede tra Rialto”; Paradiso XI, 105: “reddissi al frutto dell’italica erba”).” (Tratto da Accademia della Crusca, La parola di Dante fresca di giornata)

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