Chongqing rappresenta la nuova frontiera della Cina in continua trasformazione, il perno logistico-infrastrutturale del sud-ovest cinese. Assieme a Chengdu costituisce il quarto motore della crescita cinese, un agglomerato urbano di circa 100 milioni di persone, dopo quelli formatisi attorno a Pechino-Tianjin-Shijiazhuang, Shanghai-Hangzhou-Suzhou-Nanchino, Hong Kong-Canton-Shenzhen-Zhuhai-Fuzhou-Dongguan.
Sul piano più prettamente infrastrutturale, grandi investimenti pubblici, per autostrade, ferrovie, porti e centri manifatturieri, hanno inserito Chongqing al centro di un boom edilizio che ne ha modificato radicalmente la struttura e l’aspetto. Politiche di incentivi e condizioni agevolate per investimenti esteri hanno favorito lo sviluppo economico e sociale della Municipalità, attraendo non solo investimenti nazionali ed internazionali nei settori manifatturieri tradizionali (automotive, tessile e agricoltura), ma anche risorse finanziarie e talenti nei settori industriali e dei servizi più all’avanguardia, quali quelli della robotica, del cloud computing, della meccatronica e della logistica.
A settembre del 2013 il governo locale, in considerazione di strategie di sviluppo più mirate per le varie aree urbane e rurali della Municipalità, ha deciso di suddividere Chongqing in cinque macro-aree amministrative, le c.d. cinque “aree funzionali” (evidenziate dai colori rispettivamente rosso, rosa, giallo, verde e azzurro nella mappa suallegata,): 1. cuore urbano; 2. area di espansione urbana; 3. area di nuovo sviluppo urbano; 4. area nord-est di protezione ecologica; 5. area sud-est di sviluppo e di protezione ecologica. Ai governi delle suddette aree vengono allocate specifiche risorse e precisi target di sviluppo con criteri e parametri di valutazione ad hoc sull’operato.
A seguito del lancio negli ultimi mesi delle ultime iniziative politiche del governo cinese, ovvero la c.d. “Nuova Via della Seta” e la c.d. strategia “One Belt One Road”, Chongqing risulta essere inserita sempre più al centro dei piani di sviluppo infrastrutturali e logistici di livello nazionale, ponendosi come porta di ingresso regionale della Cina, in particolare verso l’Europa.
Dal 2014 è attiva a Chongqing la nuova linea ferroviaria di trasporto internazionale, Chongqing-Xinjiang-Europe Railway, inaugurata dal Presidente della RPC XI Jinping, per un totale di 11,179 km che collega la Municipalità direttamente all’Europa, a Duisburg, con un percorso di circa 16 giorni (contro i 40-45 giorni di percorso del tradizionale trasporto per via navale). Fra i vantaggi del predetto sistema di trasporto internazionale, oltre alla velocità, vi sono: semplificate procedure di sdoganamento,necessarie solo all’arrivo delle merci alla destinazione finale (frutto di un accordo sottoscritto fra i Paesi coinvolti nel predetto progetto ferroviario, ovvero Cina, Kazakhstan, Russia, Bielorussia, Polonia e Germania); meccanismi di controllo della temperatura dei container; sistemi di sicurezza con videosorveglianza e orari prestabiliti di partenza e di arrivo. Inoltre, da luglio del 2014, è stato approvato un documento che autorizza l’importazione di veicoli e automobili già assemblate attraverso la predetta ferrovia.
Fondamentali macroeconomici: Nel 2014, il PIL della Municipalità di Chongqing ha raggiunto il valore di 1.426,54 mld. di RMB (216 mld. di euro, ca. 1/10 di quello dell’Italia e paragonabile a quello di Grecia/Portogallo/Irlanda), registrando un incremento del 10,9% rispetto al 2013, il più elevato fra le altre Municipalità e Province cinesi (contro il 7,4% di incremento registrato nel PIL nazionale). I contributi del settore primario, secondario e terziario hanno registrato rispettivamente tassi di crescita del 4,4%, 12,7% e 10%. Nello stesso anno, il PIL della Municipalità ha contribuito per il 2,24% a quello nazionale.
I dati economici di questo primo trimestre 2015 prevedono un incremento totale del 10% del PIL della Municipalità nel 2015, mantenendo quindi un tasso di crescita a due cifre per quattro anni consecutivi.
Industria: Chongqing è una delle basi industriali storiche della Cina. Durante il periodo bellico di resistenza anti-giapponese durante il secondo conflitto mondiale, molti delle industrie pesanti, acciaierie e centri di produzione militare furono spostati a Chongqing. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, i processi di riconversione industriale hanno fatto sorgere a Chongqing importanti stabilimenti produttivi nei settori dell’automotive (19,1% dell’output industriale totale), delle telecomunicazioni e dell’elettronica (13,5 % dell’output industriale totale), dei trasporti (navi, ferrovie e attrezzature) e della lavorazione di beni agroalimentari. A Chongqing sorgono infatti alcune fra le principali case automobilistiche e di motoveicoli della Cina, quali la Chang’An (con impianti produttivi individuali e joint venture con Ford e Mazda), Lifan, Sokon-Dongfeng Motor, Shineray, Zongshen e Loncin. Chongqing è la più grande base industriale automobilistica della Cina, con una capacità produttiva annuale di 2,6 milioni di veicoli, pronta a raggiungere 5 milioni di unità prima della fine del 2015. Sempre in tema di primati industriali, a Chongqing vengono prodotti 1/3 dei portatili di tutta la Cina, con una produzione annuale che ha raggiunto nel 2014 6,1 milioni di pezzi.
Commercio Internazionale: Nel 2014, il valore dell’interscambio commerciale estero di Chongqing era pari a 89,09 miliardi di euro (1/9 dell’interscambio commerciale estero dell’Italia), registrando un aumento del 37,6% rispetto al 2013 e contribuendo al 2,2% dell’interscambio commerciale estero della Cina. Il valore delle importazioni dall’estero, in crescita del 45,1% rispetto all’anno precedente, era pari a 29,91 miliardi di euro, mentre quello delle esportazioni (+34,1%) era pari a 59,33 miliardi di dollari.
Importanti multinazionali nel settore della produzione di componentistica elettronica si sono insediate a Chongqing con stabilimenti produttivi e catene di assemblaggio, fra le tante si possono citare Foxconn, Inventec e Acer di Taiwan, Hewlett-Packard e Honeywall. I predetti insediamenti produttivi nei settori dell’high-tech hanno favorito l’aumento delle esportazioni da Chongqing di prodotti elettronici, quali computer portatili, il quale valore delle esportazioni nel 2013 era pari a 19,8 miliardi di dollari, registrando un aumento del 58% e contribuendo al 42% delle esportazioni di tutta la Municiapalità.
Investimenti Esteri:Fino al 2013, si registra che 230 fra le multinazionali inserite nella lista “Fortune 500” avevano già compiuto un investimento presso la Municipalità di Chongqing, attraverso stabilimenti produttivi e/o uffici di rappresentanza.
Nel 2014 la Municipalità di Chongqing ha approvato 250 nuovi investimenti da parte di società a capitale straniero per un valore totale di 4,6miliardi di dollari, registrando un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. I principali investimenti arrivano da Hong Kong, Corea del Sud e Singapore.
STATO DI COLLABORAZIONI CON L’ITALIA
Commercio
Nel 2013il valore delle esportazioni di Chongqing verso l’Italia era pari a 389,49mln. di dollari (367,33 mln. di euro), registrando un calo del 6,2% rispetto al 2012. Sempre nello stesso periodo, il valore delle importazioni dall’Italia era pari a 367,57mln. di dollari (346,66 mln. di euro), con un aumento del 151,8% rispetto ai dati del 2012.
Da gennaio a dicembre del 2014, l’esportazione di Chongqing verso l’Italia sono risultate pari a 406,24 mln. di dollari (383,14 mln. di euro), con un aumento del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le importazioni dall’Italia sono risultate pari a 203,52 mln. di dollari (191,94 mln. di euro), con un calo del 41,1% rispetto ai dati del 2013.
I principali prodotti esportati da Chongqing all’Italia comprendono: motori a combustione interna, eparina, sale e prodotti di acciaio e ferro. Le importazioni dall’Italia si concentrano principalmente nei seguenti settori: forni elettrici industriali, compressori volumetrici, strumenti di collaudo, turbine a vapore, macchinari, attrezzature industriali, bevande e prodotti agroalimentari.
Investimenti bilaterali
Nel 2013, la Municipalità di Chongqing ha approvato 4 progetti di investimento da parte di società a capitale italiano, per un totale di capitale registrato di 4,7 mln. di dollari -4,43 mln. di euro – (di cui 3,08 mln. già versati).Nel 2014, Chongqing ha accolto un nuovo progetto di investimento da parte di una società italiana, per un valore totale di 1,22 mln di dollari (1,15 mln. di euro).In totale, fino a dicembre del 2014, si registrano 35 progetti di investimento con capitale italiano a Chongqing per un totale di 51,95 mln. di dollari registrati (48,99 mln. di euro), di cui 30,30 mln. già versati.
I predetti progetti riguardano principalmente la produzione di componentistica industriale, l’industria dell’automotive e la vendita all’ingrosso e al dettaglio di beni agroalimentari.
Fra i progetti di investimento a capitale italiano ricordiamo le due joint venture del Gruppo Fiat-Chrysler, ovvvero Saic-Iveco-Hongyan (SIH) per la produzione di camion e Saic-Fiat-Hongyan (SFH) per la produzione di motori diesel, l’investimento della società italiana Vailog per la creazione di un parco logistico, quello di AnsaldoBreda (società del Gruppo Finmeccanica) per la produzione di tecnologie per il sistema metropolitano di Chongqing, quello della società italiana Barbieri con la joint venture Chongqing Zongshen Barbieri Tractor Manufacturing Co., attiva nella produzione di trattori e macchine agricole, e la Chongqing Zongshen-Selva Marine Co.specializzata nella produzione di motori fuoribordo.
Fino a dicembre 2014 sono stati registrati due investimenti da parte di società di Chongqing in Italia, per un valore totale di 21,55 mln. di dollari (20,32 mln. di euro). Nel 2009, la società Lifan ha costituito in Italia una società commerciale, specializzata nella distribuzione e importazione di componentistica industriale in particolare nel settore dell’automotive, con un investimento totale di 1,5 mln. di dollari (1,4 mln. di euro). Nel 2014, un’altra società di Chongqing, Shineray, attiva nella produzione di moto e motori, ha finalizzato un investimento in Italia dal valore di 20,05 mln. di dollari (18,91 mln. di euro) per l’acquisto dei capannoni industriali della ex-Husqvarna (società italiana finita in mano ai competitori austriaci della KTM).
Turismo
Nel 2013 sono stati in tutto 1,61 mln. i turisti internazionali che hanno visitato Chongqing, registrando un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Fra questi, 28.119 sono stati i turisti italiani che hanno visitato la Municipalità (circa l’1,7% del totale dei turisti stranieri), con un aumento del 4.6%. Fino al 27 aprile 2015, giorno dell’inaugurazione del volo diretto fra Chongiqng e Roma, gli unici collegamenti fra Chongqing e l’Italia sono serviti dalla compagnia aerea Finnair (via Helsinki) e Qatar Airlines (via Doha).
Scuola-Accademia
Il Galileo Galilei Italian Institute, inaugurato del Dicembre del 2007 presso il campus principale della Chongqing University, è frutto di un partenariato tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università di Chongqing nel dicembre 2004 in occasione della visita in Italia dell’allora Presidente Ciampi. Attualmente, il suddetto centro si occupa dell’organizzazione di iniziative per la promozione della cultura italiana, offrendo servizi di insegnamento della lingua italiana.
Accordo fra la SISU (Sichuan International Studies Universities) di Chongqing e l’Università degli Studi di Palermo per lo scambio di studenti e docenti. Attualmente la SISU dispone già di corsi di italiano con docenti madrelingua e esperti linguistici cinesi. Nel gennaio del 2013, durante il suo primo mese di operatività, questo Consolato Generale ha firmato un accordo di collaborazione con la SISU che prevede l’organizzazione presso gli uffici del Consolato di stage formativi per gli studenti di italiano dell’Università.
AGIC – Associazione Giovani Italiani in Cina (ramo Chongqing), costituita nel giugno 2014, sotto iniziativa dell’Ambasciata d’Italia presso la RPC e a seguito della costituzione del nuovo Consolato Generale d’Italia a Chongqing.
Nel corso del 2014, diverse missioni accademiche si sono succedute da parte del Politecnico di Torino, della LUISS, dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, tutti miranti a stabilire rapporti di collaborazione a livello di docenti, di ricercatori e di studenti.