In occasione della diciottesima Giornata del Contemporaneo, il Consolato Generale d’Italia a Chongqing organizza una visita virtuale alla mostra «Emilio Isgrò», allestita presso il Museo di Arte Contemporanea di Chongqing (MoCA) dall’01 – 31 ottobre 2022.
Curata da Dalia Gallico e prodotta da Art Lab, Milano, «Emilio Isgrò» è una mostra monografica digitale che racconta, per la prima volta in Cina, il percorso del celebre artista italiano, conosciuto in tutto il mondo come il Maestro della Cancellatura. L’iniziativa è sostenuto da Italian Council IX, Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura e supportato dall’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, dal Consolato Generale d’Italia a Chongqing e dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, nell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022.
L’esposizione ripercorre il percorso artistico e umano del celebre artista italiano contemporaneo attraverso sette videoinstallazioni, corrispondenti ad altrettante sezioni cronologiche, che riproducono in digitale le sue opere più iconiche, dagli anni Sessanta ad oggi.
Siciliano di origini ma residente a Milano, artista ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista, Emilio Isgrò muove la sua ricerca da una forte attenzione per le parole. L’esposizione a Chongqing ne celebra il ruolo di fondatore di un nuovo linguaggio innovativo che, attraverso le cancellature, fa emergere significati nuovi, inattesi e rinnovati, in uno stile unico che intreccia parole, materia e poesia. L’esperienza del visitatore nella sala passa dall’osservazione, alla riflessione, alla partecipazione, muovendosi tra parole, segni grafici e cancellature grazie alle installazioni digitali che scorrono sulle pareti a 360 gradi.
Il linguaggio di Emilio Isgrò consente di comunicare e trasferire al di là del tempo e dello spazio sensazioni, idee e pensieri, in un linguaggio immutabile, indipendente dal lessico e dalla grafia, capace di creare collegamenti anche tra culture lontane.
Quello che sembrerebbe un atto di distruzione è in realtà un bisogno di sottolineare, di cancellare per poter innovare ed evidenziare, avviando una riflessione sul destino della parola, e, in una società mediatica in cui tutto corre sempre più velocemente, invitando l’osservatore a fermarsi a riflettere. «Non è nella negazione – dice l’artista – o nella interdizione il potere reale della cancellatura, quanto nella sua capacità di aprire le porte del linguaggio fingendo di chiuderle».
Per una visita virtuale alla mostra «Emilio Isgrò»: https://v.youku.com/v_show/id_XNTkxMTU5ODMyOA==.html
Sito ufficiale della mostra: www.mostraisgro.it